6 ore di sciopero alla Nuova IGB Spa di Verdellino
Si sono svolte oggi 6 ore di sciopero oltre alle 2 già indette a livello provinciale sulla sicurezza
alla Nuova IGB Spa di Verdellino , che occupa circa 70 lavoratrici e lavoratori .
La protesta che proseguirà anche domani con ulteriori 8 ore e blocco della flessibilità e straordinarie nasce da molteplici ragioni che partono dalla indisponibilità dell’azienda ad incontrare la rsu e le ooss per affrontare le numerose richieste di miglioramento delle condizioni di lavoro , ai continui ritardi nell’erogazione dei salari e del welfare , alla costante difficoltà di ottenere ferie e permessi , dal rifiuto dell’azienda a trovare un locale adatto per svolgere le assemblee ,costringendo i lavoratori a riunirsi nel cortile esterno, fino alla continua erogazione di sanzioni disciplinari pretestuose che mirano ad intimorire le lavoratrici ed i lavoratori anche per scoraggiare l’attività sindacale .
Per Tornaghi della FIOM-CGIL : “ L’azienda non vuole riconoscere la legittima rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori , sottraendosi al confronto, evitando di affrontare con noi sia gli argomenti riguardanti l’andamento aziendale ma anche voltandosi dall’altra parte anche su questioni più pratiche , come l’igiene e la sicurezza e la stesura di un calendario ferie .Continueremo la nostra azione fino fino a quando non verremo ascoltati “ , mentre per Albina Pieci della UILM-UIL “come organizzazioni sindacali abbiamo più volto cercato di sollecitare l’attenzione dell’azienda all’avvio di rapporti sindacali che diano dignità alle lavoratrici e ai lavoratori di questa impresa, ma abbiamo sempre trovato una chiusura totale. È da mesi che chiediamo un incontro con l’obiettivo di affrontare e discutere in modo serio di tutte le problematiche che ci sono all’interno di questa azienda, ma ci troviamo di fronte ad una situazione di continuo rinvio dove si cerca di intimidire le persone con contestazioni continue senza reali motivazioni”
In modo unitario RSU e OOSS, pretendiamo che venga riconosciuto il dovuto rispetto e la dignità alle persone che rappresentiamo e non ci fermeremmo fin quando ciò non avverrà
Altissima la adesione che ha superato l’80% delle maestranze