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TENARIS DI DALMINE E SABBIO, ADESIONE DEL 100% ALLO SCIOPERO DI 24 ORE. In presidio dalle 5 di questa mattina e fino a mezzanotte

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Contro la decisione dell'azienda di licenziare 400 lavoratori (sui 1.800 in organico) annunciata il 25 febbraio scorso, alla Tenaris di Dalmine e di Sabbio lo sciopero proclamato per oggi ha ottenuto il 100% dell'adesione (per i primi due turni e per i lavoratori a giornata, naturalmente con l'eccezione dei dipendenti cosiddetti "comandati", impegnati nella salvaguardia dei macchinari). Impianti fermi, uffici senza impiegati, dalle 5 di questa mattina è in corso anche un presidio che verrà smantellato a mezzanotte.

"Tutti i lavoratori Tenaris hanno capito e condiviso le ragioni dello sciopero" ha commentato poco fa Eugenio Borella, segretario generale provinciale della FIOM-CGIL. "Da parte nostra ci auguriamo che ora possa partire una trattativa su tutte le questioni aperte, a partire dalla conferma degli apprendisti (che sono circa 120) ma anche, nel caso perduri la situazione di difficoltà produttiva, rispetto all'ipotesi del ricorso al contratto di solidarietà".

"La tenuta occupazionale nello stabilimento della Tenaris di Dalmine è di importanza vitale per il territorio" ha aggiunto poco fa Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della CGIL, presente questa mattina al presidio. "Dopo anni di ridimensionamento occorre, anche attraverso un nuovo piano industriale, rilanciare il futuro produttivo del sito incrementando e non diminuendo l'occupazione. Ai lavoratori della Dalmine, alle RSU va tutto l'appoggio e la solidarietà mia personale e della CGIL di Bergamo".

In queste ore è arrivata anche la nota di solidarietà da parte del Comitato Sindacale Mondiale dei lavoratori di Tenaris e della rete sindacale globale di Tenaris e Ternium (Gruppo Techint).