Questo Sito Utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione sul sito. Continuando la navigazione accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra.

Stampa

METALMECCANICI E LAVORO DA REMOTO, DOMANI A BERGAMO IL SEMINARIO ORGANIZZATO DALLA FIOM-CGIL SULLO SMART WORKING

on .

Bergamo, lunedì 28 settembre 2020

Norme di legge e contrattuali, modelli di organizzazione del lavoro, prospettive tecnologiche e ruolo del sindacato: i metalmeccanici CGIL si interrogano sugli scenari attuali e futuri del lavoro a distanza con un seminario sullo smart wotking organizzato per  domani, 29 settembre (ore 9.30), all’auditorium della Casa del Giovane di Bergamo.

Introdurrà i lavori Andrea Agazzi, segretario generale della FIOM-CGIL provinciale. A seguire interverranno Gianni Sozzi, avvocato dello studio Legalilavoro di Milano, Edoardo Della Torre, professore ordinario di Organizzazione Aziendale e Gestione delle Risorse Umane presso l'Università degli studi di Bergamo, Sergio Cavalieri, prorettore delegato (Trasferimento tecnologico, innovazione e valorizzazione della ricerca) dell’Università degli studi di Bergamo e Michele De Palma, segretario nazionale della FIOM-CGIL.

“In questi mesi anche nelle aziende metalmeccaniche della provincia di Bergamo si è enormemente ampliato il numero di lavoratrici e lavoratori che hanno lavorato e che ancora oggi operano da casa” ha detto Andrea Agazzi, segretario generale della FIOM-CGIL provinciale. “La legislazione di emergenza seguita allo scoppio della pandemia, se da un lato ha rappresentato un importante elemento di tutela, ha anche determinato un superamento di fatto della legislazione ordinaria esistente in tema di smart working  prima dell’emergenza e che, ad esempio, prevede l'obbligo di accordo individuale e l’assenza di qualsiasi vincolo di orario e luogo di svolgimento della prestazione lavorativa. Quello che è concretamente avvenuto è che il lavoro si è svolto da casa con orari identici e anzi spesso significativamente più lunghi di quello contrattuali, e con l'intero costo correlato – ad esempio quello di connessione - ad esclusivo carico dei lavoratori. Insieme a questi aspetti critici, cercheremo, domani, di analizzare le prospettive future del lavoro a distanza, che dopo la fase di sperimentazione di massa dovuta all'emergenza sanitaria potrebbe diventare un elemento strutturale del mondo del lavoro. Per discuterne, è necessario considerare il lavoro in remoto sotto diversi punti di vista: giuridico, organizzativo, tecnologico e contrattuale. Abbiamo quindi invitato a confrontarsi con delegati e delegate alcuni interlocutori particolarmente qualificati”.