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ALFA LAVAL OLMI SPA, DOMANI SCIOPERO UNITARIO IN SOLIDARIETÀ A UN LAVORATORE LICENZIATO DOPO 30 ANNI IN AZIENDA

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Bergamo, lunedì 14 maggio 2018

Sono rimasti senza parole alla Alfa Laval Olmi spa di Suisio: non è accaduto solo al lavoratore licenziato in tronco, ma anche ai delegati sindacali che poco prima avevano incontrato l’azienda in un confronto di routine durante il quale nessuno aveva fatto cenno all’intenzione di licenziare il collega.

Impiegato da trent’anni in azienda, il lavoratore si è visto consegnare la lettera di licenziamento il 9 maggio scorso verso la fine del proprio turno. È stato invitato a non presentarsi in ufficio già dal giorno successivo.

In protesta contro il comportamento dell’azienda e in solidarietà al collega, domani, 15 maggio, i lavoratori della Alfa Laval Olmi scenderanno in sciopero per due ore e si riuniranno in presidio fuori dai cancelli dell’azienda. La mobilitazione, proclamata unitariamente da FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM-UIL, si svolgerà dalle 12 alle 14 per il primo turno, dalle 14 alle 16 per il secondo turno e per i lavoratori a giornata. Per il terzo turno l’astensione dal lavoro sarà dalle 4 alle 6 di mercoledì mattina. È stato anche proclamato lo sciopero degli straordinari per tutta la settimana fino al 20 maggio.

Nella lettera di licenziamento dell’impiegato si legge che “la specificità del profilo professionale del lavoratore non consente ad Alfa laval Olmi di applicare il suddetto lavoratore ad altra mansione, essendo inesistenti in azienda posizioni lavorative compatibili con la sua figura professionale”.

“Non era mai accaduto prima che qualcuno alla Alfa Laval Olmi venisse licenziato dalla sera alla mattina, per giunta a poche ore da un incontro sindacale di cui proprio non si è parlato di lettere di licenziamento” ha commentato poco fa Paola Guerini della FIOM-CGIL di Bergamo. “Con questa aziendaabbiamo sempre condiviso accordi su base volontaria e incentivata, l’ultimo non più tardi di due anni fa. Qui la delegazione sindacale unitaria è molto attiva e presente. Malgrado i frequenti incontri, due giorni dopo il licenziamento la direzione ha diffuso a tutto il personale una comunicazione di riorganizzazione di cui, appena due giorni prima, non si era proprio parlato in sede di confronto”.