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NICOTRA DI CISERANO, OGGI IL TERZO SCIOPERO E UN (INSODDISFACENTE) INCONTRO CON LA DIREZIONE AZIENDALE

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Bergamo, venerdì 11 maggio 2018

Terzo sciopero, oggi, per un’ora e mezzo alla Nicotra di Ciserano, l’azienda metalmeccanica acquisita ad aprile dalla Regal Beloit Corporation, multinazionale americana produttrice di motori elettrici con sede a Beloit, nel Wisconsin. I lavoratori avevano già incrociato le braccia ieri e una settimana fa, il 4 maggio.

“Oggi si è tenuto un nuovo confronto con la direzione aziendale, un incontro che giudichiamo insoddisfacente” ha detto poco fa Claudio Ravasio della segreteria FIOM-CGIL di Bergamo. “All’ordine del giorno c’era, in questa occasione, il tema del rinnovo del Contratto aziendale disdettato dall’azienda l’estate scorsa. Nell’integrativo in discussione c’è stata anche la questione dell’anticipo del Premio che tradizionalmente (da oltre 15 anni) veniva erogato a maggio: lo abbiamo chiesto anche quest’anno alla nuova proprietà, la quale, tuttavia, si è detta non disponibile a versare la somma. Sul Premio disdettato, la nuova proposta avanzata, oggi formalmente ufficializzata dall’azienda, è stata inadeguata e distante dalle nostre richieste. Nei prossimi giorni ci riuniremo con le RSU per elaborare una controproposta di cui, successivamente, discuteremo con i lavoratori che saranno direttamente chiamati a votare”.

Sul tavolo c’è anche la richiesta aziendale di rinnovare il Contratto di Solidarietà (pur in percentuale inferiore rispetto al passato). Dal gennaio 2017, lo ricordiamo, l’azienda ha usufruito di sei mesi di Cassa integrazione ordinaria e di dodici mesi di Contratto di solidarietà nel tentativo di evitare 60 esuberi (su un totale di circa 180 lavoratori in organico). Da aprile l’acquisizione da parte di Regal Beloit è avvenuta ufficialmente. Dall’inizio dell’anno i sindacati chiedevamo un incontro per capire quali prospettive avesse la Nicotra ed anche per discutere del Contratto aziendale.

“Da un incontro con la Direzione avvenuto la scorsa settimana è emerso che alcuni degli esuberi annunciati nel 2017 sarebbero, per l’azienda, ancora necessari” prosegue Ravasio. “La nuova proprietàha chiesto una proroga di sei mesi del Contratto di solidarietà. Al proposito segnaliamo che la sua gestione fino ad ora è stata impropria: abbiamo registrato, infatti, distorsioni nell’utilizzo della solidarietà e modalità che hanno penalizzato i lavoratori più fragili, quelli considerati meno ‘versatili’ dall’azienda”.