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REGGIANI MACCHINE DI GRASSOBBIO, ACCORDO RAGGIUNTO PER IL PIANO INTEGRATIVO DEL FONDO SANITARIO. Agazzi, FIOM-CGIL: “Salvaguardata la contrattazione storica"

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Bergamo, giovedì 1° febbraio 2018

Quanto contrattato e raggiunto in passato non andrà perduto: dopo una trattativa avviata ad ottobre, è stato siglato nei giorni scorsi un accordo tra Reggiani Macchine di Grassobbio e sindacato sul piano integrativo del fondo sanitario Metasalute (piano A). L’intesa prevede che il Fondo sanitario aziendale confluisca in quello previsto dalla contrattazione nazionale dei metalmeccanici. Nella giornata di ieri l’assemblea dei lavoratori ha approvato i contenuti dell’intesa.

Il Fondo sanitario aziendale prevedeva che una quota venisse versata dall’azienda e un’altra dai lavoratori, mentre il Contratto Collettivo nazionale ha previsto che, dallo scorso ottobre, il Fondo nazionale Metasalute sia solo a carico delle aziende.

“C’era dunque la necessità di armonizzare i due fondi, garantendo a tutti i 230 dipendenti le prestazioni di Metasalute senza, però, annullare quanto tradizionalmente l’azienda destinava al Fondo aziendale”  ha spiegato poco fa Andrea Agazzi della FIOM-CGIL di Bergamo. “Siamo soddisfatti perché con questo accordo siamo riusciti a salvaguardare la contrattazione storica, evitando di perdere le risorse del Fondo sanitario aziendale che invece, andranno ad aggiungersi a quelle previste dalla contrattazione nazionale, permettendo a tutti i lavoratori  della Reggiani di godere di prestazioni aggiuntive rispetto al piano sanitario base”.

Ricordiamo che Metasalute è il Fondo di Assistenza Sanitaria integrativa per i lavoratori dell’industria metalmeccanica. Offre prestazioni sanitarie integrative al Servizio Sanitario Nazionale. In attuazione di quanto previsto dal rinnovo contrattuale del novembre 2016 stipulato unitariamente, a decorrere dal 1° ottobre 2017 l’iscrizione a Metasalute è diventato un diritto contrattuale con contribuzione a totale carico dell’azienda (a differenza del passato, quando anche i lavoratori che decidevano di aderire erano obbligati a contribuire economicamente).