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REGGIANI MACCHINE DI GRASSOBBIO, QUESTA MATTINA SCIOPERO CON PRESIDIO CONTRO IL LICENZIAMENTO DI UNA LAVORATRICE

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REGGIANI MACCHINE 26MAGGIO

Bergamo, venerdì 26 maggio 2017

Senza alcun preavviso, è stata licenziata dopo 15 anni di lavoro: un’impiegata amministrativa della Reggiani Macchine di Grassobbio, rientrata dalla maternità meno di un anno fa,ha ricevuto la lettera di licenziamento martedì scorso. Per lei è stata, così, avviata la procedura prevista dalla Legge Fornero secondo cui si giungerà alla perdita del posto dopo un tentativo di conciliazione.

Per esprimere la loro solidarietà e il loro disappunto, i lavoratori hanno svolto questa mattina un’ora di assemblea a cui è seguito uno sciopero con presidio (foto). E’ stato avviato anche il blocco degli straordinari.

“Da mercoledì la lavoratrice è sospesa dal lavoro” ha spiegato poco fa Andrea Agazzi della FIOM-CGIL di Bergamo. “Rispetto alla vecchia proprietà, qui assistiamo ad una modalità inedita, mai vista in questa azienda, che di certo non versa in difficoltà economiche e che anzi deve gestire grandi volumi di lavoro: un licenziamento in tronco, senza alcun preavviso e senza motivo. Abbiamo chiesto fermamente di ritirare la procedura e di far rientrare la lavoratrice al suo posto. Intanto procediamo con il blocco degli straordinari. Per martedì mattina abbiamo organizzato una nuova assemblea per confrontarci con i lavoratori”.

Nell’azienda lavorano 230 persone, di cui circa 130 impiegati: “È davvero difficile credere che, in una realtà così grande, si abbia difficoltà a ricollocare una lavoratrice” ha aggiunto Agazzi. “Tra l’altro, nelle ultime settimane, la Reggiani ha organizzato un’iniziativa per valorizzare il ruolo delle donne in azienda: davvero un bel modo per rendere loro omaggio”.

Nel luglio del 2015 la Reggiani Macchine è stata acquisita dal Gruppo EFI. All’inizio del 2017 è stata completata la transizione tra vecchia e nuova proprietà: “La preoccupazione dei lavoratori è che queste siano le nuove modalità di gestione dei rapporti sindacali in azienda”.

Il sindacato ha chiesto un incontro con il CEO del Gruppo EFI e con il responsabile delle risorse umane (dopo aver incontrato i vertici dello stabilimento di Grassobbio): “Chiederemo di avere un quadro completo delle politiche industriali: i lavoratori da tempo si dicono preoccupati rispetto a prospettive future di cui nulla si sa dopo l’acquisizione da parte di EFI”.