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CON DUE SÌ, ANCHE A BERGAMO E A TREVIGLIO SABATO 11 FEBBRAIO PRESIDI E GAZEBO PER SOSTENERE I DUE REFEREDUM CGIL. Contro i voucher e per i diritti del lavoro negli appalti

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Bergamo, mercoledì 8 febbraio 2017

Con centinaia di presidi e volantinaggi nelle piazze di tutt’Italia, sabato 11 febbraio si terrà la giornata nazionale per i 2 Sì ai referendum promossi dalla CGIL contro i voucher e per i diritti del lavoro negli appalti.

Per l’occasione verranno mobilitati delegati e attivisti anche nella nostra provincia: il primo gazebo verrà allestito davanti al Comune di Bergamo, in piazza Matteotti, angolo via Crispi, dalle ore 9.30 alle 12.00. Alla stessa ora un secondo gazebo sorgerà a Treviglio, in piazza del Mercato.

“La CGIL è impegnata in prima persona in questa grande campagna: lo slogan che abbiamo scelto a livello nazionale è ‘Libera il lavoro. Tutta un’altra Italia’ per garantire ed estendere i diritti e le tutele e cambiare profondamente le leggi sul lavoro, a partire da quelle sui voucher e sulla responsabilità solidale negli appalti” ha commentato oggi Gianni Peracchi, segretario generale della CGIL di Bergamo che prenderà parte all’iniziativa in piazza Matteotti. “La giornata nazionale di mobilitazione servirà anche a sollecitare il Governo a definire al più presto la data del voto referendario e il Parlamento a discutere la legge di iniziativa popolare sulla Carta dei diritti universali. Questa legge, infatti, è il nostro obiettivo primario, lo strumento con cui, davvero, ‘liberare il lavoro’”.

La sfida della CGIL per i diritti nasce, infatti, da lontano, dalla stesura della Carta dei Diritti Universali del Lavoro, dalla sua condivisione in centinaia di città d’Italia, in migliaia di luoghi di lavoro. Questo percorso ha portato a raccogliere 4,5 milioni di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare e per i quesiti referendari che la sostengono.

www.con2si.it

Quesito 1 - ABROGAZIONE DEI VOUCHER  Vota sì
Gli ultimi anni hanno visto un boom dell’utilizzo dei voucher, diventati lo strumento per spacciare come accessori od occasionali attività che accessorie o occasionali non sono. I voucher sono ormai di fatto uno strumento malato di sommersione e precarizzazione del lavoro: uno o due voucher servono per “coprire” un’intera giornata di lavoro e anche più, evitando controlli e pertanto favorendo, non ostacolando, il pagamento in nero.

L’alternativa all’abrogazione dei voucher non è affatto il lavoro nero. La CGIL ha una proposta chiara contenuta nella Carta dei Diritti Universali del Lavoro: il lavoro occasionale va normato con uno strumento di natura contrattuale che assicuri pienezza contributiva, previdenziale e assicurativa.

Quesito 2 – RESPONSABILITÀ SOLIDALE NEGLI APPALTI  Vota sì

Abrogare le norme che limitano la responsabilità solidale negli appalti significa impedire che ci siano differenze di trattamento tra chi lavora nell’azienda committente e chi in un’azienda appaltatrice o in un’azienda in sub-appalto, riaffermando il principio che chi opera nel sistema degli appalti deve vedersi garantiti gli stessi diritti e le stesse tutele.

Significa difendere i diritti di coloro che sono coinvolti nei processi di esternalizzazione, assicurando la tutela dell’occupazione nei casi di cambi d’appalto e contrastando le pratiche di concorrenza sleale. In sostanza, il quesito chiede che ci sia un’uguale responsabilità, in tutto e per tutto (responsabilità solidale), tra committente e appaltante nei confronti di tutto ciò che succede nei rapporti di lavoro.