Questo Sito Utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione sul sito. Continuando la navigazione accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra.

Stampa

METALMECCANICI A BERGAMO: DAL REFERENDUM SÌ AL CONTRATTO NAZIONALE PER IL 75,9% DEI VOTANTI

on .

Bergamo, mercoledì 21 dicembre 2016

Alta partecipazione al voto e approvazione con un’alta percentuale di voti favorevoli per l’intesa sul rinnovo del Contratto nazionale metalmeccanico siglato il 26 novembre tra FIM, FIOM, UILM e Federmeccanica: i lavoratori a grande maggioranza approvano il “contratto Industry 4.0”, definito “storico, innovativo e importante” dai segretari generali dei metalmeccanici provinciali Luca Nieri per FIM-CISL, Eugenio Borella per FIOM-CGIL e Angelo Nozza per UILM-UIL, durante una conferenza stampa tenuta oggi pomeriggio. I tre sindacalisti hanno sottolineato come proprio la provincia di Bergamo per Federmeccanica rappresentasse uno dei territori più refrattari all’accordo.

Nelle fabbriche bergamasche hanno votato 16.858 lavoratori in 203 stabilimenti. Il Sì ha ottenuto 12.707 voti (pari al 75,9% dei voti), il No si è fermato a 4.043 (pari al 24,1% -schede nulle o bianche 108), nonostante in alcune aziende grandi e storiche si sia imposto con nettezza.

“È un voto che vincola noi e Federmeccanica e che una parte dei lavoratori non ha approvato” ha detto Eugenio Borella della FIOM-CGIL di Bergamo. “Di questa posizione, unitariamente, terremo conto. Il nostro compito, ora è quello di impegnarci nella contrattazione aziendale, soprattutto per l’aspetto salariale”.

“Abbiamo ottenuto un voto altamente positivo su un Contratto comunque non facile da spiegare” ha commentato Luca Nieri di FIM-CISL provinciale. “Abbiamo stretto un accordo sperimentale, con tanta innovazione normativa e aspetti contrattuali non tipici del settore”.

“Le novità bisogna vederle applicate per conoscerle e apprezzarle“ha aggiunto Angelo Nozza di UILM-UIL. “Il welfare è già presente in tante grandi aziende. I metalmeccanici, con un’operazione di solidarietà, hanno approvato un contratto che lo estende anche alle piccole, sacrificando magari aspetti salariali altrimenti attesi”.

FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL Bergamo

 Dati consultazione aziende oltre 150 dipendenti