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A Bergamo manifestazione con presidio di FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM-UIL. LA PROTESTA DEI METALMECCANICI: OGGI LO SCIOPERO UNITARIO. I dati dell’adesione provinciale

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Bergamo, mercoledì 20 aprile 2016

“Siamo davvero molto soddisfatti, sia per l’adesione allo sciopero che per la partecipazione alla manifestazione e al presidio di questa mattina”: così ha commentato poco fa Eugenio Borella, segretario generale della FIOM-CGIL di Bergamo, nel giorno della prima mobilitazione unitaria nazionale di FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM-UIL dopo 8 anni di distanza di vedute, anche profonde.

Lo sciopero di 4 ore, con cui si rivendica un nuovo Contratto nazionale,è stato proclamato unitariamente dalle segreterie nazionali di FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM-UIL dopo l’incontro del 24 marzo tra segretari generali e presidenti di Federmeccanica e Assistal, terminato senza significativi passi in avanti nella trattativa per il rinnovo contrattuale.

“Ora, se non arriveranno risposte positive da parte di Federmeccanica, quella di oggi rappresenterà solo la prima di una serie di iniziative di protesta per la riconquista del Contratto nazionale” ha aggiunto Borella.

Lo sciopero si è svolto le prime 4 ore per chi lavorava “a giornata”, mentre per i lavoratori di 1°, 2° e 3° turno l’astensione da ogni attività era prevista per le ultime 4 ore.

A Bergamo si è tenuta anche una manifestazione con presidio davanti alla sede di Confindustria: “Abbiamo chiesto e ottenuto di incontrare il presidente di Confindustria provinciale Guido Venturini, alla presenza anche dei i tre segretari generali confederali di CGIL, CISL e UIL. Nel breve confronto con Venturini gli abbiamo spiegato le ragioni della nostra protesta. Il presidente di Confindustria si è preso l’impegno di convocare un incontro col presidente di Federmeccanica di Bergamo e con le tre segreterie provinciali dei metalmeccanici. L’incontro ci servirà per capire l’esatta posizione di Federmeccanica di Bergamo rispetto a quella dell’associazione a livello nazionale”.

Ecco di seguito le percentuali di adesione in alcune delle più importanti realtà metalmeccaniche della provincia di Bergamo, fornite dalle tre sigle sindacali.

Tenaris Dalmine 90%; Brembo 80%; Abb 75%;

Schneider 80% reparti produttivi; Lucchini 70%;

N&W Global Vending 80%; Itema 70%; Siac 75%;

Exide 90%; Pilenga Comun Nuovo 80%; Bticino 65%;

Bfe 80% reparti produttivi; Fbm Hudson 60%;

Fonderie Mazzucconi 75%; Rono 90%;

Somaschini 70% reparti produttivi; All Tub 90%;

Same 60%; Fondermetal 55%; Bodega 70%;

Tullio Giusu 80%; Omar Lift 60%; Omnc 60%.

“A sei mesi dall’inizio del negoziato, questo sciopero si è reso necessario per tentare di superare il rigido atteggiamento tenuto dalle controparti anche nell’ultimo incontro del 24 marzo” aveva spiegato nei giorni scorsi il segretario Borella. “Ai Presidenti di Federmeccanica e Assistal abbiamo ribadito di ritenere inaccettabile la proposta sul salario e sul sistema contrattuale che non riconosce nessun aumento al 95% dei lavoratori della categoria. Puntiamo a far cambiare idea alla controparte per giungere a un’ipotesi di accordo di rinnovo del Contratto nazionale che intendiamo, poi, sottoporre al voto dei lavoratori nelle aziende metalmeccaniche di tutto il Paese. L’obiettivo è quello di affermare un Contratto nazionale che garantisca il reale potere di acquisto del salario per tutti i metalmeccanici ma che anche dal punto di vista normativo torni a essere elemento solidaristico di tutto il settore, un Contratto, che valorizzi il ruolo delle RSU e del sindacato nella contrattazione aziendale, sugli orari di lavoro e sulle condizioni generali di vita dei lavoratori metalmeccanici”.