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Contratto, Landini: “L'unità si fa con la democrazia”

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Nel pomeriggio dell'8 giugno si è svolto un incontro tra i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm per verificare l'esistenza delle condizioni per una piattaforma comune per il rinnovo del contratto nazionale. Negli incontri precedenti la Fiom aveva già consegnato a Fim e Uilm un testo con i punti da affrontare nella piattaforma.

Ieri Maurizio Landini ha consegnato ai segretari di Fim e Uilm una proposta sulle regole democratiche per la vertenza, prendendo a riferimento gli accordi realizzati nel 2006 e nel 2008 e l'accordo interconfederale del 10 gennaio 2014, al fine di garantire una gestione unitaria basata su regole democratiche che diano alle lavoratrici e ai lavoratori il potere di decidere su piattaforme e accordi che li riguardano.

Questa mattina il segretario generale della Fiom ha così riassunto l'esito della giornata di ieri: “Fim e Uilm hanno giudicato non percorribile tale proposta dichiarando che la gestione/applicazione dell'accordo interconfederale è un problema delle confederazioni, che non è possibile presentarsi ai lavoratori con ipotesi diverse sui singoli punti e che la consultazione certificata del voto è ipotizzabile nelle sole aziende che vedano la presenza organizzata e contemporanea di Fim, Fiom e Uilm. Non è stato possibile fissare un nuovo incontro, in quanto Fim e Uilm chiedono di considerare chiuso il confronto.

Per la Fiom ho dichiarato la disponibilità a proseguire la discussione dopo la riunione del Comitato centrale del 15 giugno prossimo, confermando la condizione preliminare di avere un accordo sulla democrazia esigibile. Fim e Uilm si sono riservate una ulteriore valutazione”.

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 9 giugno 2015