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TENARIS DALMINE, CONTRATTO DI SOLIDARIETÀ E MOBILITÀ VOLONTARIA INCENTIVATA. L’ipotesi di accordo, raggiunta nella notte fra venerdì e sabato, sarà sottoposta al voto dei lavoratori il 9 giugno

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Bergamo, lunedì 1° giugno 2015

Con un Contratto di solidarietà e la mobilità volontaria incentivata si chiude la tormentata trattativa che in Tenaris Dalmine si era aperta dopo l’annuncio di 406 esuberi: nella notte fra venerdì e sabato scorsi (seconda nottata consecutiva di discussione), infatti, sindacati e rappresentanti dell’azienda hanno raggiunto un’intesa che ora sarà sottoposta al voto dei lavoratori in assemblee già programmate per martedì 9 giugno.

L’accordo prevede l’avvio di un Contratto di solidarietà per tutti i lavoratori di Dalmine esclusi gli addetti alle attività commerciali e i lavoratori  del sito di Sabbio, per un massimo di 1.614 dipendenti sul totale dei 1.782 in organico. La solidarietà prenderà il via il 1° settembre e durerà un anno, con la possibilità di proroga per altri 12 mesi. La mobilità volontaria, che dovrà raggiungere circa 300 lavoratori, sarà incentivata e avrà un accompagnamento alla pensione per chi raggiungerà i requisiti entro il 2020.

“Quella che verrà sottoposta ai lavoratori è, secondo noi, una buona intesa” ha detto oggi Eugenio Borella, segretario generale della FIOM-CGIL provinciale. “Siamo riusciti a salvaguardare l’occupazione dei giovani apprendisti, che all’inizio della vertenza sembravano i primi a rischio di restare senza prospettive di lavoro. Il Contratto di solidarietà permette tra l’altro una minore perdita di salario rispetto ad altri ammortizzatori sociali come la cassa integrazione, oltre al fatto che garantisce a tutti la salvaguardia del posto nell’attesa che la pesante crisi causata dalla riduzione del prezzo del petrolio si attenui, permettendo di rilanciare l’azienda con tutte le professionalità oggi presenti”.