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METALMECCANICI IN SCIOPERO PER IL CONTRATTO, I DATI DELL'ADESIONE NELLE AZIENDE DELLA PROVINCIA DI BERGAMO. Agazzi, FIOM-CGIL provinciale: “Segnale chiaro mandato a Federmeccanica”

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Bergamo, giovedì 5 novembre 2020

 

Con “una partecipazione davvero significativa” i lavoratori metalmeccanici della provincia di Bergamo hanno aderito oggi allo sciopero di 4 per rivendicare il rinnovo del loro Contratto nazionale di lavoro. “Aumenti dei minimi salariali, difesa dell’occupazione e ripartenza da salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” sono state le richieste-chiave al centro della mobilitazione che la FIOM-CGIL le altre sigle sindacali di categoria hanno proclamato in tutto il paese.

“Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia e la responsabile scelta di sospendere il previsto presidio fuori da Confindustria, già nei primi turni di lavoro si sono registrate adesioni in molti casi superiori al 90%” ha riferito oggi pomeriggio Andrea Agazzi, segretario generale della FIOM-CGIL provinciale. “Nello stabilimento Itema ha scioperato la totalità degli addetti al montaggio. In Tenaris Dalmine gli impianti di acciaieria, laminatoio, octg, expander, linea veloce, finitura e dapco sono rimasti fermi. Nei vari siti Brembo le adesioni fra gli operai sono state superiori al 70% con punte, confermate anche sul secondo turno, del 90% sulle linee auto. Oltre l’80% degli operai ha incrociato le braccia alla Same mentre nel gruppo Mazzucconi l’adesione media è stata dell’85%. Alla Marcegaglia, durante il primo turno, gli impianti si sono fermati e alla Bticino ha scioperato il 55% dei lavoratori".  

Alla Somaschini di Trescore - prosegue il report FIOM-CGIL - è stato rilevato il 95% di adesioni sul primo turno, il 90% alla Abb di Dalmine, mentre in Schneider a Stezzano la produzione è sostanzialmente rimasta ferma con adesioni attorno al 95% fra gli operai e del 50% degli impiegati. Alla Siac di Pontirolo il 90% degli operai ha incrociato le braccia, alla Industrial Painting si è raggiunto il95%, stessa percentuale alla Mp Filtri mentre alla Rulli Rulmeca la percentuale è stata del 70% tra gli operai.

Le rilevazioni della FIOM-CGIL continuano poi con l’Omefa di Albino e un’adesione al 70% fra gli operai, all’85% in Oasa, all’80% alle Officine Meccaniche di Ponte Nossa, al 70% fra gli operai e 15% fra gli impiegati alla Ime Quadri, al 70% in Fbm Hutson, all’80% alla Maier Cromoplastica, al 60% alla Cms di Zogno e al 60% alla Eb Rebosio.

La mobilitazione si è svolta, con un’alta partecipazione, anche alla Olvan di Lurano, alla Scame di Parre, alla Exide di Romano, alla Matest, alla Bedeschi (ex Ont) e in Oscartielle, Omarlift, Simas e Tem.

“A questa già lunga lista si aggiunge un numero importante di lavoratori di aziende di medie e piccole dimensioni, come ad esempio la Mattei in cui tutti i venti operai hanno scioperato, portando anche il loro importante contributo alla lotta per il Contratto nazionale” ha proseguito Agazzi. “Dopo i numerosi e partecipati scioperi spontanei nelle scorse settimane, la risposta di oggi delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici bergamaschi e dell’intero paese è stata imponente, un segnale chiaro mandato a Federmeccanica affinché si risieda al tavolo della trattativa per dare risposte concrete a chi si impegna quotidianamente per dare un futuro a questo paese. Si torni a parlare di salario, occupazione, salute e sicurezza, si torni a parlare di Contratto nazionale!”.