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SEMATIC DI OSIO SOTTO, DOMANI SCIOPERO E PRESIDIO DAVANTI ALLA PORTINERIA DELL’AZIENDA METALMECCANICA. La mobilitazione contro la delocalizzazione in Ungheria di parte della produzione: una sessantina gli esuberi annunciati

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Bergamo, lunedì 1° aprile 2019

Sono arrabbiati, fortemente preoccupati e pronti a incrociare le braccia i lavoratori della Sematic di Osio Sotto: oggi, riuniti in assemblea, hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali e ai delegati delle RSU di proclamare uno sciopero per tutta la giornata di domani, 2 aprile, contro la scelta aziendale di delocalizzare parte della produzione dalla provincia di Bergamo all’Ungheria, provocando un esubero di circa 60 posti di lavoro. Domani, davanti alle portinerie, si terrà anche un presidio dalle 5.20 fino alle 9.30 del mattino, poi dalle 12.30 alle 14.30.

“La notizia è arrivata il 20 marzo scorso” ha spiegato poco fa Claudio Ravasio della segreteria provinciale della FIOM-CGIL di Bergamo. “Poi venerdì 29 marzo si è svolto un incontro in Confindustria, ma la trattativa si è interrotta: non accettiamo le intenzioni della Sematic che, pur in presenza di bilanci aziendali più che positivi, punta solo a ridurre i costi di produzione per aumentare il profitto del Gruppo Wittur, la multinazionale che ha acquisito l’azienda qualche anno fa. Si è parlato di 40 operai e 15-20 impiegati che potrebbero perdere il posto su un totale di 330 dipendenti a Osio. Poi il numero degli esuberi è persino salito, confermando una situazione di grande preoccupazione e incertezza. Parliamo di un’azienda che non viene certo da anni di crisi! Chiediamo alla Direzione aziendale di rivedere la propria decisione: vengano salvaguardati i posti di lavoro nello stabilimento di Osio Sotto”.