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AL TERMINE DELL’XI CONGRESSO DELLA FIOM-CGIL PROVINCIALE ANDREA AGAZZI CONFERMATO ALLA GUIDA DEL SINDACATO DEI METALMECCANICI DI BERGAMO

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Con 84 voti favorevoli, 29 contrari (2 astensioni, una scheda nulla), il segretario generale uscente della FIOM-CGIL provinciale Andrea Agazzi è stato confermato, oggi, alla guida del sindacato dei metalmeccanici della CGIL di Bergamo. Ricopriva questo ruolo dallo scorso febbraio, quando aveva preso il posto di Eugenio Borella.

“Sono molto contento ed emozionato, ringrazio tutti quelli che mi hanno votato e i partecipanti a questi due giorni così intensi di congresso” ha commentato poco fa, appena rieletto. “Da domani ci aspetta un grande lavoro da continuare, nell’interesse di tutta l’organizzazione. Ringrazio anche tutta la FIOM, la segreteria uscente,  i funzionari e tutto l'apparato e in particolare modo i delegati che hanno permesso, con il loro grande impegno, lo svolgimento del nostro congresso”.

Quelli da poco conclusi nell’auditorium comunale di Albino sono stati due giorni di grande dibattito, a volte acceso, che ha visto chiudere la lunga fase congressuale passata attraverso 319 assemblee nei luoghi di lavoro e territoriali, con 4.733 iscritti ed iscritte che hanno espresso il loro voto (4.488 i voti validi): a venire sottoposte ai tesserati FIOM sono stati due Documenti congressuali (come del resto in tutti i Congressi CGIL in corso), quello dell’attuale maggioranza che ha per titolo “Il Lavoro è” e un documento alternativo denominato “Riconquistiamo tutto! 10 parole per cambiare il Lavoro e la CGIL”, presentato dall’area di opposizione “Il sindacato è un’altra cosa”.

Nelle assemblee FIOM-CGIL di Bergamo il Documento 1 ‘Il lavoro è’ ha raccolto 3.189 voti, pari al 71,06%, mentre il Documento 2 ‘Riconquistiamo tutto’ ne ha ricevuti 1.299, pari al 28,94%(nel 2014 le percentuali furono rispettivamente del 63,93% e 36,07%).

“Il Congresso è il momento più importante della nostra organizzazione, un momento di confronto con gli iscritti e al nostro interno” aveva detto ieri aprendo la sua relazione Agazzi. “Sono state settimane molto intense, di discussione, confronto, in cui siamo riusciti a coinvolgere una platea significativa di lavoratori”.

“Gli ultimi quattro anni, quelli passati dall’ultimo congresso, sono stati caratterizzati dalla lunga coda di una delle peggiori crisi economiche e finanziarie. Oggi in molti la danno per conclusa, ma se ne vedono ancora effetti e conseguenze” ha proseguito Agazzi. “E’ innegabile che il nostro tessuto industriale abbia subito un forte ridimensionamento ed è ugualmente innegabile che la parziale ripresa dei mercati non abbia generato una crescita occupazionale stabile. La crisi è stata il fattore dominante su cui sono state costruite le politiche sul lavoro nel nostro paese. Leggi penalizzanti che hanno determinato una riduzione dei diritti e che hanno contribuito a dividere e differenziare i lavoratori, aumentandone la precarietà. Per questo la parola d’ordine del nostro congresso è ‘Uguaglianza’: da qui riparte il nostro lavoro”.

Fra ieri e oggi, oltre a tanti delegati di aziende di tutto il territorio provinciale, sono intervenuti ai lavori di Albino la leader nazionale dei metalmeccanici CGIL Francesca Re David, il presidente provinciale dell’ANPI Mauro Magistrati, Alessandro Pagano, segretario generale FIOM-CGIL della Lombardia, Gianni Peracchi, segretario generale della CGIL di Bergamo, e Michela Spera della segreteria nazionale FIOM-CGIL.
Nei lavori di oggi, a costituire la platea congressuale per il Documento 1 c’erano 85 delegati, per il Documento 2 erano 35.